Il culto di Sant’Agata a Catania ed i festeggiamenti agatini coinvolgono oltre un milione di persone provenienti dai cinque continenti, divenendo così la terza festa religiosa più importante al mondo per la cristianità, dopo la Settimana Santa di Siviglia e la Festa del Corpus Domini di Cuzco in Perù.
Si svolge tradizionalmente dal 3 al 5 febbraio, data in cui ricorre il martirio della Santa patrona avvenuto nel 251 d.C. nel capoluogo etneo per mano dei soldati del proconsole romano Quinziano che fece mutilare alla giovane le mammelle. Il 17 agosto si ricorda il ritorno a Catania delle spoglie della martire che erano state trafugate e portate a Costantinopoli.
Nel 2023, dopo l’emergenza sanitaria Covid, Catania festeggia nuovamente la sua Patrona con la sua spettacolare festa popolare.
La Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS propone per il terzo anno consecutivo il progetto Agata on the road che mira a contribuire al racconto dell’unicità di questa festa religiosa e di popolo basata su una devozione trasversale e contagiosa, oltre ogni confine geografico e sociale. La devozione per Agata è divenuta un progetto artistico e scientifico della Fondazione che si propone di raccontare la complessità dell’evento popolare con un archivio permanente, contenitore di molteplici testimonianze attinenti ai linguaggi dell’arte.
Poesia è la prima parola che mi rimanda all’arte di Anna Tusa: un pensiero – o piuttosto una visione – che supera la barriera dell’immagine e colpisce i nervi scoperti di ciascuno di noi, ci disarma e ci mette davanti alle nostre fragilità, specchio in frantumi che riflette le nostre multiple immagini.
Questa mostra parla di un collezionista d’altri tempi, romanticamente e fortemente legato ad una visione per la quale l’opera, nel valore artistico e unicità, l’unico simbolo in grado di rappresentare il suo amore per l’arte.