Organi statutari

Consiglio di amministrazione

Presidente
Vice Presidente
Audio project manager Fondazione OELLE
Consigliere
Social Media Manager

Direzione

Direttore

Comitato scientifico

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storia contemporanea
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memoria e cultura materiale
Sezione
innovazione
Sezione
storia

Coordinatore progetti

Coordinatore progetti

Comunicazione

Comunicazione

Ornella Laneri - Presidente della Fondazione OELLE

Sono nata a Catania nel 1963, dove ho trascorso la maggior parte della mia vita, lavorando e crescendo i miei due figli, Michele – 26 – e Carolina – 21. Dopo il liceo classico ho immaginato di poter diventare architetto, così mi sono trasferita a Milano dove ho frequentato il Politecnico per tre anni. Ma la “grande madre Etna” mi ha richiamato, e così hanno fatto anche i miei doveri familiari. Oggi sono un’imprenditrice nel settore dell’ospitalità, con oltre 35 anni di esperienza e come obiettivo la soddisfazione dei viaggiatori e del mio staff in un ambiente ecosostenibile ed etico. Ed è proprio inseguendo la sostenibilità che, nel 2017, ho inaugurato il primo orto urbano biologico e sinergico all’interno di un contesto alberghiero di grandi dimensioni grazie al quale ho ricevuto il premio SMAU per l’innovazione nel settore del commercio e del turismo. Nello stesso anno ho iniziato una nuova e affascinante esperienza nel campo dell’arte con la Fondazione OELLE Mediterraneo Antico: questa nuova attività no profit, che condivido con Carmelo Nicosia -amico e direttore della Fondazione- e i miei collaboratori mi sta dando l’opportunità di esprimere gratitudine al mio territorio, che ha fortemente contribuito alla mia crescita, creando nuove opportunità per giovani artisti e aprendo spazi d’arte e mostre.

Molte le soddisfazioni e le emozioni: tra le molte l’inaugurazione del Phil Stern Pavilion nel 2017; il progetto condiviso con Michelangelo Pistoletto, nel 2019, “Il Terzo Paradiso: Il Mare e la Plastica” al porto di Catania. Lo stesso anno l’incontro con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, con la quale ho potuto condividere GE/19 Boiling Projects, che abbiamo ospitato a Taormina nel 2020. Quest’anno la nascita della sezione Education con lo scopo di permettere ad artisti curatori e appassionati un accesso a informazioni e formazione attraverso tecniche di docenza ibride.

Attualmente sono presidente di AIDDA Sicilia (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’azienda) e sono la coordinatrice di AIDDA per il turismo, un gruppo nato durante la prima chiusura pandemica che comprende più di 80 donne imprenditrici. Sono anche presidente della sezione Turismo, Cultura ed Eventi di Confindustria Catania.

Michele Spadaro - Audio Project Manager Fondazione OELLE

Michele Spadaro inizia la sua esperienza suonando musica, per poi svilupparla nella comprensione della tecnologia audio. Per acquisire le conoscenze e le competenze desiderate, completa un corso di diploma in Produzione musicale e ingegneria del suono presso Point Blank London; un BA (Hons) in produzione audio presso l’istituto SAE, Londra, ed è attualmente iscritto a un MMus in Sonic Arts presso la Goldsmiths University.

Durante i suoi studi universitari è  coinvolto in progetti che includono programmazione audio per piattaforme XR, inclusa la sua tesi: Efficient Real Time Auditory Display for Virtual Reality Experience (2016), che esplora la percezione psico-acustica dell’udito umano.

Nel suo ruolo di audio project manager presso la Fondazione OELLE Mediterraneo Antico sviluppare i suoi primi lavori di sound art: MXUG-Music For Urban Gardens (2018) e Sonic Landscapes (2019).

Tra i progetti realizzati per gallerie d’arte contemporanea, si annoverano Preghiera alla Committenza (2020), in collaborazione con l’artista Christian Manuel Zanon, per la Galleria Massimo Ligreggi di Catania, e Imagotonus (2020) per la San Sebastiano Contemporary di Palazzolo Acreide (Siracusa).

Nel mese di febbraio 2021 ha inaugurato alla Collica & Partners Gallery (Catania) il suo nuovo lavoro Locum materiae sanam-Acustemologia dell’Etna

Carolina Piazza Laneri - Consigliere Fondazione OELLE

Carolina Piazza Laneri è la millenian del cda: nata il 15 febbraio del 2000 è determinata e volitiva, ha un grande senso di disciplina grazie ad una lunga carriera agonistica che l’ha portata a vincere i campionati italiani di Jiu-jitsu.

Il suo sogno è contribuire al cambiamento della comunicazione, con un occhio  inevitabile al mondo dei social in continua trasformazione.
Terminati gli studi classici, e dopo aver conseguito la laurea in “Comunicazione, Media e Pubblicità” all’ Università IULM di Milano, ha iniziato a frequentare “24ORE Business School Master’s degree, Gestione e sostenibilità aziendale”.

Non perdetela di vista!

Carmelo Nicosia - Direttore Fondazione OELLE

Carmelo Nicosia, Catania 1960.

Direttore della Scuola di Fotografia e Video presso l’Accademia di Belle Arti di Catania.Specializzato in Antropologia Visuale,dal 2010 è impegnato in numerosi progetti internazionali, editoriali ed espositivi a carattere socio antropologico,con particolare attenzione ai temi dell’identità,della memoria,dei fenomeni collettivi,al rapporto con la storia.

Dal 2014 ha attivato il progetto Parola/Visioni, con la collaborazione di storici contemporanei

Dal 2010 ha progettato alcuni tour fotografici internazionali (Stati Uniti, Giappone, Africa),quali mappature contemporanee dei territori.

Carmelo Nicosia è considerato uno dei maggiori autori della nuova fotografia contemporanea italiana, anello di congiunzione tra la tradizione socio-antropologica e la ricerca dei nuovi media. Le sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni italiane e straniere.

Attualmente è il direttore artistico della fondazione OELLE con sede CT/MI.

Ezio Costanzo - Comitato scientifico sezione Storia Contemporanea Fondazione OELLE

Ezio Costanzo, giornalista, storico, si occupa di ricerche storiche sulla seconda guerra mondiale. Accreditato presso i National Archives di Washington e nei più importanti archivi storici del mondo, svolge in particolare studi sull’’occupazione anglo-americana della Sicilia. Ha insegnato Linguaggio Radiotelevisivo all’Università di Palermo , Videogiornalismo al Master di giornalismo della stessa università e Fotoreportage all’Accademia di Belle Arti di Catania.  Ha pubblicato diversi saggi di storia, tra cui: La guerra in Sicilia. 1943, storia fotografica (con saggio introduttivo di Lucio Villari); Sicilia 1943 – Breve storia dello sbarco alleato (con introduzione di Carlo D’Este); Mafia & Alleati – Servizi segreti americani e sbarco in Sicilia (vincitore del premio Rocco Chinnici nel 2007, tradotto e pubblicato negli Stati Uniti dall’editore Enigmabooks di New York); L’istante e la storia. Fotoreportage e documentazione fotografica, dalle origini alla Magnum.  È autore del film-documentario “Moral Bombing. L’arma del dolore” e dei documentari “Phil Stern. Sicilia 1943, la guerra e l’anima”, “Sicilia 1943, lo sbarco alleato” e del docu-film “Max Corvo. For freedom. La guerra dell’OSS in Italia. 1943-1945”. Collabora con Rai Storia e ha partecipato alla realizzazione di Storia proibita delle guerre italiane (History Channel), Correva l’’anno (Rai Tre), L’inizio della fine. La battaglia di Sicilia (Rai Storia Dixit), Sicilia ’43 di Folco Quilici. Scrive per la pagina culturale de La Repubblica (ediz. di Palermo) e collabora con la rivista di storia della BBC History. Attualmente ricopre il ruolo di  coordinatore scientifico del Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943.

Nicola Laneri - Comitato scientifico Fondazione OELLE

Nicola Laneri è Direttore della School of Religious Studies a CAMNES/Lorenzo de’ Medici (Firenze). Ha insegnato Archeologia del Vicino Oriente presso la University of Chicago, l’Università di Catania, la Middle Eastern Technical University di Ankara, e l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale.

Dopo aver completato il dottorato all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale nel 1999, è stato nominato Fulbright research scholar e visiting professor alla Columbia University, Fellow alla Italian Academy alla Columbia University, Visiting Fellow alla Middle East Technical University di Ankara e alla University of Chicago, Erasmus visiting teacher alla Leiden University. È stato membro dell’ISMEO/IsIAO. Dal 2003 al 2016 è stato direttore del Hirbemerdon Tepe Archaeological Project (Turchia sud-orientale.

Durante il corso della sua carriera ha scritto più di 80 tra saggi e articoli, tra cui spiccano i volumi The Hirbemerdon Tepe Archaeological Project 2003-2013 Final Report: Chronology and Material Culture (Bradypus 2016), Archeologia della morte (Carocci 2011), Biografia di un vaso (Pandemos 2009), I costumi funerari della media vallata dell’Eufrate durante il III millennio a.C. (L’Orientale 2004), e le curatele Performing Death: The Social Analysis of Funerary Traditions in the Ancient Near East and Mediterranean (Oriental Institute of the University of Chicago 2007), Looking north: The socioeconomic dynamics of northern Mesopotamian and Anatolian regions during the late third and early second millennium BC (Harrassowitz 2012) e Defining the Sacred: Approaches to the Archaeology of Religion in the Near East (Oxbow 2015).

Antonio Perdichizzi - Comitato scientifico sezione innovazione Fondazione OELLE

Imprenditore, è fondatore e CEO di Tree, una delle 16 PMI innovative siciliane (tra le circa 600 in tutta Italia), che opera nel settore dell’Open Innovation e dell’Education.

È angel investor della nota startup innovativa Orange Fiber, cofondatore del Future Food Ecosystem e Partner del programma di Open Innovation TIM #WCAP.

Vice presidente nazionale di Italia Startup, la più grande associazione di startup italiana, è consigliere nel board territoriale di Unicredit Sicilia. È stato presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Catania dal 2011 al 2016.
Nel 2015 è stato ospite del Dipartimento di Stato USA, diventando alumnus dell’International Visitor Leadership Program.

Lucio Villari - Comitato scientifico sezione storia Fondazione OELLE

Lucio Villari professore di Storia contemporanea presso l’Università di Roma Tre.
Saggista, collabora con Rai Storia e con il quotidiano La Repubblica.
Autore di numerosi libri ha concentrato il suo lavoro soprattutto su Europa e Stati Uniti nel periodo compreso fra il Settecento e il Novecento.
Fra le sue pubblicazioni “L’insonnia del novecento” (2005), “Le avventure di un capitano d’industria” (2008), “Il capitalismo italiano del novecento” (1993), “La rivoluzione francese” (2008), “Bella e perduta, L’Italia del risorgimento” (2010), “America amara” (2015) e “Notturno italiano” (2016).

Vittorio Piraneo - Coordinatore progetti
Fondazione OELLE

Classe ’95. Cresciuto a pane e storia, ha trasferito la sua passione negli studi universitari, laureandosi in Studi letterari e Beni Culturali per poi strizzare l’occhio all’arte contemporanea incontrando l’estro e la voglia di bello di Fondazione OELLE.
Attratto dalla tecnologia, prova miscelare il tutto in un cocktail che beve insieme a chi condivide la curiosità per gli anfratti della cultura nella sua accezione più ampia.In Fondazione qualcuno lo ha soprannominato caterpillar e lui ne va fiero.

Cesare Biasini Selvaggi - Comunicazione
Fondazione OELLE

Manager culturale presso diverse fondazioni italiane, svolge anche un’intensa attività di consulenza nell’agenzia Barbara&Cesare, uno studio associato di base a Roma, specializzato in comunicazione e marketing digitale strategico del Contemporaneo, della sostenibilità, delle imprese culturali e creative, e in internazionalizzazione dei territori e del Made in Italy.

Prossimo appuntamento

Phil Stern Pavilion
Piazzale Rocco Chinnici

Catania

Dal 10 luglio 2024

Vuoti di memoria
Sicilia ’43: le immagini di oggi

Poesia è la prima parola che mi rimanda all’arte di Anna Tusa: un pensiero – o piuttosto una visione – che supera la barriera dell’immagine e colpisce i nervi scoperti di ciascuno di noi, ci disarma e ci mette davanti alle nostre fragilità, specchio in frantumi che riflette le nostre multiple immagini.

fON Art Gallery
Via Antonello da Messina 45

Aci Castello

Dal 17 luglio 2024

La misure di un orizzonte sensibile
Ritratto di Paolo Brodbeck

Questa mostra parla di un collezionista d’altri tempi, romanticamente e fortemente legato ad una visione per la quale l’opera, nel valore artistico e unicità,  l’unico simbolo in grado di rappresentare il suo amore per l’arte.