Il Mar Mediterraneo ha da sempre rappresentato la culla di grandi civiltà e crocevia di persone e di culture. Riteniamo necessario, vitale, riappropriarci dell’eredità antica del “Mare fra le Terre”, attraverso il quale tradizioni, religioni, e culture differenti possono interagire ed arricchirsi, e navigare fluenti tra le rotte del pensiero contemporaneo.
La Fondazione OELLE Mediterraneo Antico si pone come obiettivo di raccogliere questo immenso patrimonio immateriale per dare vita a progetti di valorizzazione dell’arte, della storia, della scienza e delle culture del Mediterraneo, memorie del passato che guardano al futuro.
Un pensiero policromo che vuole riaffermare un’attenzione alla ricerca, alla complessità, al rapporto tra esseri umani che con le loro azioni, raccontino un mondo degno di essere narrato, osservato, criticato, nelle sue molteplici sfaccettature.
La Fondazione si pone l’obiettivo di creare sinergie culturali con altre fondazioni, musei, accademie, università, piattaforme scientifiche, al fine di intraprendere percorsi condivisi, volti a una ridefinizione di impegno culturale, una dimensione concreta, azione di presidio sul territorio, spazio aperto, ibridazione tra generi, luogo di diffusione e confronto.
L’arte del pensiero e dell’azione, in una terra, la Sicilia, isola tra le isole, Fata Morgana e magma primigenio, amore e violenza ,ammantata di stelle e destini inesorabili.
E in Sicilia, Acicastello (CT) sostenuti dall’Etna e accarezzati dal mare Ionio, sono già stati attivati, laboratori sperimentali e borse di studio destinati alla didattica e alla formazione di operatori del contemporaneo; creazione e gestione di archivi della memoria con utilizzo di tecnologie e collaborazioni internazionali a scopo didattico e museale; workshop finalizzati alla formazione. Mostre di fotografia, pittura, installazioni sonore, sound design, disegno, scultura, animano incontri e dibattiti, con una particolare attenzione al territorio e ai linguaggi del contemporaneo.
La “Sicilia si racconta”: progetti legati al turismo culturale che facciano dell’isola un palcoscenico naturale tra Storia e Arte. Un’analisi site specific dei transiti culturali e Il rispetto per la memoria sono necessari per rendere il domani un’opzione possibile: è per questo che OELLE Mediterraneo Antico ha scelto di dedicare un ampio spazio alle esperienze di donne e uomini che, come Phil Stern, famoso fotografo americano che ha documentato insieme a Robert Capa lo sbarco americano in Sicilia nel 43, è ritornato in Sicilia a 70 anni di distanza.
Phil arrivò nel 2013 a Catania, a 93 anni. Lo aspettava Ezio che spinse una carrozzella ammantata di storia; quegli occhi profondi avevano visto e immortalato tutto, morte e bellezza. Phil portò con sè dall’ America tre generazioni Stern. Come un vecchio condottiero alle soglie dell’Ade voleva donare alla sua famiglia il film della sua vita, prima del grande viaggio.
Ornella lo prese in consegna, lo avvolse nella seta e onorò la missione; giorni intensi, incontri con giovani fotografi, gente comune, Carmelo realizzò un libro, colmo di silenzi. Come in una opera di Piero Manzoni quell’aria d’artista, quella “misura vitale”, decantarono, e nel 2017 salpò la nave gialla di Oelle.
Ornella Laneri
Presidente
Poesia è la prima parola che mi rimanda all’arte di Anna Tusa: un pensiero – o piuttosto una visione – che supera la barriera dell’immagine e colpisce i nervi scoperti di ciascuno di noi, ci disarma e ci mette davanti alle nostre fragilità, specchio in frantumi che riflette le nostre multiple immagini.
Questa mostra parla di un collezionista d’altri tempi, romanticamente e fortemente legato ad una visione per la quale l’opera, nel valore artistico e unicità, l’unico simbolo in grado di rappresentare il suo amore per l’arte.