Il Mediterraneo come luogo di diffusione e transito di millenarie culture che guardano al futuro attraverso il sistema complesso dell’arte. Nel corso della storia dell’ umanità il Mar Mediterraneo è assurto a culla di civiltà che hanno lasciato numerosi segni tangibili riconoscibili grazie alle scoperte archeologiche e filologiche fatte dagli studiosi nei moderni Stati che si affacciano su questo straordinario bacino durante il corso di questi ultimi 150 anni. Questo luogo di incontro ha inoltre creato culture ibride che si sono formate grazie agli incontri tra diversi gruppi e alla commistione di tradizioni.
Poesia è la prima parola che mi rimanda all’arte di Anna Tusa: un pensiero – o piuttosto una visione – che supera la barriera dell’immagine e colpisce i nervi scoperti di ciascuno di noi, ci disarma e ci mette davanti alle nostre fragilità, specchio in frantumi che riflette le nostre multiple immagini.
Questa mostra parla di un collezionista d’altri tempi, romanticamente e fortemente legato ad una visione per la quale l’opera, nel valore artistico e unicità, l’unico simbolo in grado di rappresentare il suo amore per l’arte.