Nata durante l’emergenza Covid per dare voce alla straordinarietà di una popolazione costretta ad una devozione silente, quest’anno Agata on the road si consolida come un progetto ricco di contemporaneità, che evidenzia la dimensione artistica e culturale della festività.
Agata on the road 2024 della Fondazione Oelle Mediterraneo Antico ETS è allo stesso tempo un atto d’amore ed una visione diversa del culto agatino attraverso il linguaggio dell’arte. L’accento è posto sul rapporto tra Agata e le strade, Agata e i suoni, Agata e la popolazione di una città senza filtri che va al di là dei confini geografici.
Il progetto, inserito nel programma delle celebrazioni agatine del Comune di Catania, si articola in diversi luoghi e momenti:
La mostra è un primo esperimento OELLE che coincide con la visione e la linea progettuale della Fondazione: coinvolgere il territorio permettendo la fruizione al pubblico di opere provenienti da collezioni private, opere con le quali i collezionisti hanno instaurato un rapporto affettivo e che hanno con fiducia «prestato» alla città. Si va da un’iconografia classica che rimanda alle narrazioni del martirio sino alla visione contemporanea di Sergio Fiorentino e di Rosita Gia, passando per la fotografia di Koen Lawerth che rappresenta la grande passione dei cittadini “in dialogo” con le fotografie di Carmelo Nicosia.
Una selezione di opere raccolte negli anni e oggi parte dell’archivio OELLE in mostra negli spazi del Museo dei Saperi e della Mirabilia Siciliane all’interno del Palazzo Centrale dell’Università degli Studi di Catania.
Le scelte tematiche hanno portato alla divisone in quattro ambienti.
Un omaggio alla storia familiare delle luminarie apre il racconto che prosegue con una narrazione empatica e storica della festa grazie al documentario Adorando Agata di Nicola Laneri il cui suono accompagna per tutta la durata della visita; segue un ambiente legato all’idea contemporanea dei simboli e delle icone di Agata, a partire dalla Cattedrale interpretata da Anna Tusa, passando poi alla street photography di Federico Baronello, affiancato dal cero di Nicola Pecoraro, simbolo per eccellenza della festa l’opera di Aldo Zucco.
L’omaggio al femminile con diverse modalità di interpretazione della figura di Agata nelle opere di Carmen Cardillo, Gaetano Gambino, Laura Daddabbo e Mariana Cacciola con la donna martire ma anche protagonista del suo e del nostro tempo.
Il percorso si chiude con un’esplosione di colore contenuta nella fotografia di Ettore Sottsass, le due fotografie “in dialogo” di Michael Christopher Brown ed Ezio Costanzo e con l’ironia di Gabriele Capodanno nella preparazione del sacco.
Un’invasione culturale romantica di luoghi con opere dell’Archivio OELLE dedicata ad Agata.
La Call è al contempo punto di partenza e di arrivo del progetto Agata on the road e ne costituisce la naturale evoluzione. Avviato in maniera volutamente disorganica nel febbraio del 2021 con unico scopo quello di accompagnare la devozione silente in pandemia con una visione contemporanea e rispettosa delle tradizioni agatine, nel 2024 raggiunge l’obiettivo prefisso: lo sviluppo di una raccolta di opere di artisti che interpretano il ruolo della sacralità in rapporto con il tessuto urbano e la figura di Agata, protettrice della città di Catania ma non solo; un rapporto dunque tra tradizione, contemporaneo e arte, un respiro di vita che si evolve nel tempo.
Il messaggio è ciò che si può raccontare: non solo opere d’arte ma anche una narrazione sul femminile e sul sacrificio.
Gli autori selezionati dal comitato di valutazione (14 su 35 partecipanti provenienti da tutta Italia) presentano interpretazioni del tema con tecniche e stili comunicativi differenti, una presenza eclettica dalla pittura, alla fotografia, attraverso l’installazione scultorea e la stringart il cui insieme racchiude nuove visioni della contemporaneità intrisa di spiritualità.
Uno scenario nuovo di coinvolgimento di artisti, ma in continuità con l’esperienza passata in esposizione oggi nella sezione Archivio che, nello spirito nomade della Fondazione OELLE, attraversa e coinvolge i più diversi spazi del percorso agatino.
La Call ospita, nella fOn Art Gallery Appendix:
Giusi Bonomo Senza titolo, Mariana Cacciola Subtilis Innocentia, Duo Dulcis Gramsdorff Monumento alle lacrime, Rosa Franceschino Intimate cityscape, Ilaria Feoli Non mi coglierai. Negli abissi mi troverai, Gaetano Gambino ‘ntuppatedda /”per amore di quel solo occhio”, Luisa Gentile 345, Tony Leone Faith, Monica Lugas SANT’AGATA LUNA’DIGA, Maria Francesca Mazzaglia Libere sulla giostra in un sogno senza tempo, Giorgia Nicastro Semu tutti devoti tutti!, Carmelo Stompo Sushi €1, Giuliana Storino Ogni onda sa di essere mare, Lucrezia Testa Iannilli Sacro Cuore.
L’accompagnamento sonoro Cento secondi con Agata di Michele Spadaro amplifica la fruizione dello spazio permettendo un’immersione coinvolgente.
Agata on the Road è anche una piattaforma web in costante aggiornamento, nella quale i contributi delle edizioni precedenti costituiscono un archivio digitale.
Poesia è la prima parola che mi rimanda all’arte di Anna Tusa: un pensiero – o piuttosto una visione – che supera la barriera dell’immagine e colpisce i nervi scoperti di ciascuno di noi, ci disarma e ci mette davanti alle nostre fragilità, specchio in frantumi che riflette le nostre multiple immagini.
Questa mostra parla di un collezionista d’altri tempi, romanticamente e fortemente legato ad una visione per la quale l’opera, nel valore artistico e unicità, l’unico simbolo in grado di rappresentare il suo amore per l’arte.